“Ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore” (Sergio Bambarén)
Una serie di video dedicati al mare della Costa degli Etruschi e a tutte le persone che restano in attesa del momento in cui il sole scompare all’orizzonte. La qualità video è UHD (4k) e l’audio è quello originale, senza musica di sottofondo, per trasmettere al meglio la sensazione di trovarsi sulla spiaggia e godersi al meglio quei minuti magici!
Lista completa >>>
6 brevi video centrati sulle #buonepratiche per ricordare quanto è importante e fragile il mondo in cui viviamo!
Queste brevi clip pongono al centro dell’attenzione la consapevolezza e l’impegno che ognuno di noi dovrebbe avere nei confronti dell’ambiente che ci circonda; oltre che di tutela e rispetto si parla del modo migliore per vivere in equilibrio con la natura. I piccoli gesti quotidiani possono, indubbiamente, favorire la crescita del territorio e valorizzare così il tempo passato a scoprire i suoi tesori: le azioni che dobbiamo portare avanti riguardano, oltre che noi stessi, le generazioni future in quanto risorsa più importante per salvaguardare uno stile di vita!
Per vedere tutti i video della campagna “Le buone pratiche in campeggio” segui questo link
Chi frequenta abitualmente la spiaggia del campeggio conosce già il tema dell’articolo poiché anche durante la stagione 2022 ci sono state alcune giornate (poche per fortuna!) dove oggettivamente l’entrata in acqua per fare il bagno in mare era difficoltosa e poco invitante: le cause e i motivi sono da ricercarsi in altri ambiti decisamente più tecnici (e storici vista l’area in questione) ma quello che preme al Consiglio del CCFT è sensibilizzare i suoi campeggiatori su questo argomento in quanto nel tempo gli interventi fatti sono stati molteplici e la volontà di soddisfare la richiesta turistica nel modo migliore possibile rimane un impegno sia per oggi che per la stagioni future. Partiamo dunque dall’inizio usando proprio le parole di chi si occupa dell’argomento.
Il problema. “Le foglie che naturalmente cadono dalla pianta possono arrivare sulle spiagge in seguito a mareggiate e formare accumuli anche imponenti, fino ad alcuni metri di altezza, chiamati banquettes. La loro presenza nelle aree a vocazione turistico-balneare è poco gradita ai bagnanti che la considerano un rifiuto piuttosto che una componente naturale propria del litorale, e come tale, un fastidio da rimuovere“.
Fonte https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/tema-mare/posidonia-oceanica-spiaggiata-la-gestione-degli-accumuli-e-la-valorizzazione
Che cos’è? “La posidonia oceanica, contrariamente a quanto molti credono, non è un’alga bensì una pianta vascolare appartenente alle Fanerogame marine. É dotata di radici, foglie, fusto, fiori e frutti, noti come olive di mare. Secondo la Direttiva Quadro sulle Acque, le praterie di posidonia sono uno dei 4 Elementi di Qualità Biologica (EQB) da valutare per verificare lo stato ambientale delle acque marino-costiere.” Le praterie di posidonia sono tutelate quali habitat naturali a rischio.
Fonte https://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/acque-marine-e-costiere/qualita-delle-acque-marino-costiere/stato-ecologico/posidonia-oceanica
Dove si trova? Per quanto riguarda il tratto di costa toscana:
Di seguito uno schema riassuntivo delle principali caratteristiche della posidonia realizzato da ISPRA: Nella quotidianità. Cosa comporta la presenza della posidonia depositata sulla spiaggia? “Sicuramente troverai resti di posidonia sulla riva. Queste alghe non sono spazzatura, ma parte di un ecosistema naturale.”(testo dei cartelli delle calette di Minorca, Isole Baleari). Da molti anni il tema della posidonia si trova al centro di una discussione diffusa dove da una parte si trovano i bagnanti che la considerano addirittura un rifiuto, qualcosa da rimuovere, mentre dall’altra chi la rispetta come importante risorsa naturale e ne promuove una gestione improntata sulla sua valorizzazione attraverso pratiche eco-sostenibili per l’ambiente. Nel mezzo ci sono tutte le sfumature tra i due estremi.
Vediamo alcuni aspetti specifici emersi durante lo studio dell’argomento.
Pro:
Contro:
Come gestire la posidonia spiaggiata? Secondo ARPAT “sarebbe importante maturare una diversa percezione riguardo sia la presenza di posidonia nei nostri mari che nei confronti della posidonia spiaggiata. Infatti non solo le praterie di P. oceanica svolgono un ruolo fondamentale sulla dinamica costiera quando sono rigogliose in mare ma anche le foglie morte di questa pianta marina, trasportate a riva dalle correnti, costituiscono ammassi misti a sabbia che possono superare anche il metro di altezza (banquettes).Per questo, però, dobbiamo cambiare mentalità e sono necessarie attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione accompagnate dalla volontà delle amministrazioni comunali di promuovere un modello di spiaggia ecologica, come quella proposta anche da ISPRA e sperimentata in alcune spiagge italiane“. Le possibili modalità di gestione degli accumuli secondo le ultime direttive del Ministero dell’Ambiente:
Fonte https://www.ambientesicurezzaweb.it/accumuli-di-posidonia-spiaggiati-come-si-gestiscono/
N.B. ognuna di queste opzioni è regolamentata da un iter procedurale specifico e rigoroso.
La posizione del Camping Bocca di Cecina. La posidonia è considerata indubbiamente come una risorsa naturale preziosa che va gestita, per quanto possibile, in direzione dell’offerta turistica attraverso le opere di manutenzione regolate dalla legge vigente. È chiaro che di fronte all’azione combinata della corrente marina con il volume di posidonia presente in mare le forze che il Consiglio direttivo del CCFT può attivare appaiono molto limitate: ad ogni modo, negli anni sono stati fatti diversi interventi di rimozione di residui dalla spiaggia precedentemente concordati con l’amministrazione comunale e quanto più in armonia con il ciclo vitale della pianta ma per il futuro è necessario intraprendere anche una forte collaborazione con chi quel tratto di spiaggia lo frequenta sia durante la stagione estiva che durante tutto l’anno.
Per questo motivo inizia da qui questa campagna di sensibilizzazione promossa dal Camping Bocca di Cecina per i suoi campeggiatori che vuole valorizzare il territorio e le risorse che sono presenti nell’area: prima di tutto è importante comprendere la natura dell’argomento, ovvero la posidonia, dopodiché procedere verso la ricerca di un equilibrio tra il comfort della villeggiatura e l’accessibilità dei servizi da una parte e il rispetto dell’ambiente, in quanto risorsa necessaria alla vita, dall’altra. Attività umane come la pesca a strascico (capace di asportare e distruggere interi pezzi di prateria), il raschiamento delle ancore delle imbarcazioni da diporto, la cementificazione delle coste (costruzione di strade, porti, consolidamenti, estrazioni di sabbia), l’inquinamento da sostanze chimiche sversate in mare e, non meno importante, il cambiamento climatico stanno provocando forti modifiche nell’andamento delle correnti atmosferiche e marine che vanno, inevitabilmente, ad impattare sul litorale.
La spiaggia del campeggio è un esempio palese di questo forte cambiamento che è sotto gli occhi di chi storicamente la frequenta.
Nel concreto, il Consiglio direttivo del CCFT è sia in continuo contatto con l’amministrazione comunale e gli organi ufficiali preposti per la gestione della posidonia spiaggiata sia al lavoro sul fronte dei servizi alternativi che potrà offrire a partire dalla stagione 2023 proprio durante quelle giornate in cui i residui di posidonia saranno più fastidiosi: alcuni già attivi come la piscina e il noleggio di sup o pedalò mentre altri in fase di studio preventivo. Oltre a questo, il Camping Bocca di Cecina ha la fortuna di essere situato in un punto strategico che permette ai suoi ospiti di accedere, a piedi e in breve tempo, ad ampi tratti di spiaggia libera che si trovano lungo la riserva naturale dei Tomboli di Cecina: un percorso inizia dall’area nuova, vicino agli impianti sportivi, e l’altro passando direttamente dalla spiaggia.
Per vedere i percorsi indicati controlla questa mappa.
In conclusione. In virtù dell’importanza del tema della posidonia e della quantità di soggetti coinvolti, l’argomento è in continua evoluzione e per questo la campagna di sensibilizzazione è solo all’inizio; continua a seguirci attraverso il sito e i social per rimanere aggiornato sulle prossime novità.
Approfondimenti.
https://www.architetturaecosostenibile.it/green-life/curiosita-ecosostenibili/posidonia-spiaggiata-alghe-degrado-qualita-ambiente-958 https://www.youtube.com/watch?v=jKTzNp-MALk&t=22s valorizzazione
https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/tema-mare/posidonia-oceanica-spiaggiata-la-gestione-degli-accumuli-e-la-valorizzazione greenreport
https://greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/come-stanno-le-praterie-di-posidonia-oceanica-presenti-in-toscana/
Video realizzato da ISPRA in collaborazione con il progetto ScieNcEToghether – NET per la Notte Europea dei Ricercatori 2020 >>> https://youtu.be/LeBdd-jJT6U
Materiale didattico per i bambini https://lifeseposso.eu/?page_id=8844
Comune di Cecina >>> https://www.comune.cecina.li.it/notiziario/ambiente-mobilita-urbana/posidonia-spiaggiata-rifiuto-risorsa-lintervento-mare-vivo-onlus-pramerica-sgr
Progetto MareVivo >>> https://marevivo.it/attivita/rispetta-il-tuo-capitale/